Le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo blog nascono dalla mia esperienza personale e dai miei studi. In particolare, i nuovi ordinamenti universitari permettono di conseguire il titolo di laurea magistrale in Filosofia anche non sostenendo un elenco di esami esaustivi riguardanti la storia di questa disciplina, che, per quanto vasta, va conosciuta, se pur sommariamente, nella sua completezza.
L'approccio che il blog Organon vuole presentare verso la Filosofia vuole essere multidiscliplinare e multimediale. I suoi contenuti infatti non sono solo testuali, ma ho scelto di creare un canale Youtube connesso al blog nel quale verranno caricati video riguardanti le branche principali della Filosofia, con una particolare attenzione nei riguardi della logica, della filosofia del linguaggio, della filosofia della matematica, della filosofia della scienza, della filosofia teoretica, della filosofia morale, della filosofia della mente, della filosofia della conoscenza.


Il blog è aperto alla collaborazione di qualsiasi studente o docente voglia contribuire con articoli, tesine e saggi brevi. Ogni eventuale collaborazione sarà regolamentata per categorie attraverso un documento che sto attualmente preparando.

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sabato 30 novembre 2013

mercoledì 27 novembre 2013

Presentazione del libro "Heidegger" (il Mulino, 2013) di Costantino Esposito


Venerdì 29 Novembre 2013 - Ore 16.30
Dipartimento di Filosofia, Sapienza Università di Roma
Via Carlo Fea, 2 - Aula Olivetti (ex Aula XI)

Ne discutono:

Stefano Bancalari, Antonello D’Angelo, Pietro Montani

Modera l’incontro: Francesco Valerio Tommasi

Sarà presente l’Autore

Costantino Esposito  è titolare della cattedra di Storia della filosofia (per il corso di laurea triennale) e di Storia della Metafisica (per il corso di laurea magistrale) presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". 
Qui è possibile trovare il suo curriculum  e un elenco delle sue pubblicazioni.

giovedì 21 novembre 2013

Il problema della conoscenza e il Naturalismo - Lezione di Carlo Cellucci



Il problema della conoscenza e il Naturalismo


giovedì 19 Dicembre 2013, ore 11:30-13:30
Aula II - Villa Mirafiori
Via Carlo Fea 2, Roma

Il 19 Dicembre 2013 il Dipartimento di Filosofia, all'interno del ciclo 'Scienza e Filosofia' organizzato da Emiliano Ippoliti, ospiterà la lezione di Carlo Cellucci 
"Il problema della conoscenza e il Naturalismo".

Descrizione

Nella sua Storia della filosofia moderna Cassirer sottolinea come tutti i movimenti di pensiero dell’epoca moderna si concentrino sul compito di elaborare un nuovo concetto di conoscenza. Nel Novecento questo compito è stato assunto dall’epistemologia, che si è concentrata sul concetto di conoscenza come credenza vera giustificata. Questo concetto di conoscenza si è, però, ben presto rivelato inadeguato, e tutti i tentativi di proporre un concetto alternativo di conoscenza sono andati incontro a controesempi. Questo mette in discussione l’assunzione che l’oggetto dell’epistemologia debba essere il concetto di conoscenza. Una alternativa è assumere che l’oggetto dell’epistemologia debba essere piuttosto il processo della conoscenza. Questa è la posizione presentata da Carlo Cellucci nel suo libro Rethinking Logic (Springer 2013), in cui si considera la conoscenza non come una credenza, quindi come uno stato mentale, ma come un fenomeno naturale, e specificamente come una risposta dell’individuo all'ambiente che assolve ad alcune funzioni essenziali, a cominciare da quella della sopravvivenza. Questo modo di considerare la conoscenza è di tipo naturalistico, ma di un genere di naturalismo molto diverso da quello reso popolare da Quine, secondo cui l’epistemologia sarebbe contenuta nella scienza naturale come un capitolo della psicologia. In una prospettiva naturalistica, nel suo intervento Cellucci esaminerà tre questioni fondamentali sulla conoscenza:

1) Qual è il ruolo della conoscenza nella vita umana?
2) Quale rapporto ha la conoscenza con la realtà?
3) Come si ottiene nuova conoscenza?

Nel suo commento Fabio Sterpetti si soffermerà sulla seconda delle tre questioni fondamentali analizzate da Cellucci per discutere la capacità della sua proposta di naturalismo di distinguersi dalle attuali formulazioni del realismo scientifico e di risolvere alcuni dei problemi che sorgono dal tentativo di conciliare realismo scientifico e una prospettiva naturalistica.

Programma
11:30 – 12:20 C. Cellucci (Sapienza), Il problema della conoscenza e il naturalismo
12:20 – 12:40 F. Sterpetti (Sapienza), Commento
12:40 – 13:30 Discussione


La lezione sarà commentata dal Fabio Sterpetti (Filosofia - Sapienza), che si soffermerà sulla seconda questione presentata da Celluccie sarà seguita da un ampio dibattito.

Organizzazione e info: Emiliano Ippoliti - emi.ippoliti@gmail.com


Questa descrizione è presa dal manifesto della lezione, elaborato dal Prof. Ippoliti. Si guardi il link alla fine del post.

giovedì 14 novembre 2013

Seminario Scienza e Realtà 2012 - Presentazione Gruppo Matematica-Economia

McDowell's trascendental formulation read through Carnap, di Antonio Piccolomini d'Aragona


Relazione finale per l'esame di filosofia teoretica, sostenuto con il Professor Tito Magri nell'anno accademico 2009 - 2010 presso la facoltà di filosofia, Università degli Studi di Roma "Sapienza"

Seminario Scienza e Realtà 2010 - Presentazione Gruppo Costruttivismo.



La presentazione del mio gruppo che difende la tesi costruttivista nel contesto del seminaro "Scienza e Realtà", Università degli Studi "Sapienza", A.A. 2009-2010.

La norma come idea e come realtà

mercoledì 13 novembre 2013

Biografia Quine

Willard Van Orman Quine
Akron, 25 giugno 1908 – Boston, 25 dicembre 2000



1908 -1932 -Nasce ad Akron in Ohio. Ottiene i suoi primi titoli accademici con un B.A. in matematica all’Oberline College dell’Ohio e un dottorato ad Harvard, università alla quale rimarrà legato, prima come studente e poi come docente per tutta la vita. Ad Harvard studia logica matematica con A.N. Whitehead, concludendo il suo Ph.D. con una tesi su Principia Mathematica.
1932-1934 - Grazie ad una borsa di studio, compie un viaggio in Europa, dove ha modo di venire in contatto con il Circolo di Vienna, ed in particolare con R.Carnap, di cui poi sarà critico. Nel ’34 pubblica una versione rimaneggiata della sua tesi di dottorato.
1934-1941 -Inizia la sua carriera accademica, sino ad essere chiamato sotto le armi, in occasione dello scoppio della Seconda Guerra  Mondiale.
1942-1945 -Partecipa alla seconda guerra mondiale, arruolandosi nella marina. Presta servizio in qualità di ufficiale dell’intelligence.
1946 -1978 - In questi anni Quine si dedica esclusivamente alla vita accademica, sino a diventare Professore Emerito nel 1978. Sono di questo periodo le sue pubblicazioni più importanti: nel 1953 From a Logical Point of View, una raccolta di saggi tra i quali spiccano Two Dogmas of Empiricism (1951) e New Foundations for Mathematical LogicWord and Object (1960) Set Theory and its Logic (1963); una seconda raccolta di articoli intitolata Ways of Paradox (1966), tra i quali spicca lo scritto Carnap and Logical Truth.
1979-2000 - Da professore in pensione, Quine continua a pubblicare diversi scritti. Negli ultimi anni della sua vita viene insignito di due importanti premi quali lo Schock Prize in Logica e Filosofia (1993) ed il Premio Kyoto per la Filosofia (1996). Muore a Boston il giorno di Natale.

Maestri e influenze: A.N. Whitehead, C.Peirce, B.Russell, R.Carnap.
Allievi importanti: D.Davidson, D.Dennett, D.Lewis

Biografia Heidegger

Martin Heidegger
Meßkirch, 26 settembre 1889 – Friburgo in Brisgovia, 26 maggio 1976
Heidegger

1889-1923 –Inizia a studiare dai Gesuiti. In questi anni si avvicina via via al protestantesimo. Diventa allievo di Rickert, consegue un dottorato a Friburgo, con un lavoro su Duns Scoto. Diventa così libero docente. Nel 1916 diviene allievo di Husserl.
1923-1928 –
Diventa professore a Marburgo. Inizia il distacco dal maestro Husserl e dalla fenomenologia. Nel 1927 viene pubblicatoEssere e Tempo. Nel 1928 prende la cattedra di Husserl.
1928-1944 –
Nel 1933 viene nominato rettore dell’Università di Friburgo. Esordisce in quest’incarico con il famoso discorso Autoaffermazione dell’università tedesca, e sempre nello stesso anno pronuncia l’Appello agli studenti tedeschi, in cui invita gli studenti a seguire i dettami di Hitler. Questi discorsi, insieme alla sua adesione al PNS, costituiscono il suo coinvolgimento con il nazismo. Dopo appena un anno, tuttavia, abbandonerà l’incarico di rettore e si distaccherà idealmente dal regime, seppur con molta ambiguità. Nel 1935 esce l’Introduzione alla metafisica e nel 1942 La dottrina platonica della verità. Sempre in questi anni tiene diverse conferenze, di cui una, nel 1936 a Roma sulla poesia di Hölderlin. In questi anni, nel 1938, vi è il completo distacco da Husserl: Heidegger infatti non parteciperà nemmeno ai funerali del maestro, come pure toglierà la dedica in Essere e Tempo.
1944 -1976 –Gli viene revocato l’incarico all’università per volontà delle truppe che occupavano la Germania, in virtù del coinvolgimento con il nazismo. Nel 1958 ricomincia a frequentare da privato alcuni corsi universitari.
Maestri e influenze: Husserl, Friedrich Nietzsche, Hölderlin, Kierkegaard, Schelling.
Allievi importanti: Löwith, Levinas, Gadamer, Habermas. Arendt, Jonas.

Biografia Husserl

Edmund Gustav Albrecht Husserl
(Prostějov, 8 aprile 1859 – Friburgo in Brisgovia, 26 aprile 1938)
Edmund Husserl

1859 – Nasce da una famiglia ebrea occupata nel commercio tessile.
1859–1887 –
Formazione - Nel 1876 consegue la maturità, per poi dedicarsi agli studi in matematica, fisica, filosofia ed astronomi a Lipsia e Berlino. Sarà allievo di importanti matematici quali Weierstrass e Kronecker. Nel 1881 si reca a Vienna, dove consegue il dottorato in matematica due anni dopo. Nel 1884 inizia a seguire lezioni di Brentano, allargando i suoi studi anche alla psicologia. Nel 1887 ottiene l’abilitazione all’insegnamento universitario sotto la guida di Carl Stumpf.
1887–1901 – 
Periodo di Halle – Sempre seguito da Stumpf, Husserl si concentra sui fondamenti della matematica, arrivando a pubblicare il primo volume Philosophie der Arithmetik nel 1891. Ottiene il titolo, ma non lo stipendio né la cattedra, di Professore. Sempre in questo periodo si dedica con impegno all’elaborazione di una teoria dell’intenzionalità, superando e arricchendo il pensiero di Brentano. Si avvicina inoltre alle posizioni di Bolzano. Nel 1986 diventa cittadino prussiano.
1901–1916 – 
Periodo di Gottinga – E’ il periodo più importante e innovativo per il pensiero di Husserl: nel 1901 escono le Ricerche Logiche. Inventa anche la riduzione trascendentale, o solipsismo metodologico. Nel 1911 e nel 1913 pubblica rispettivamente La filosofia come scienza rigorosa e le Idee.
1916–1928 – Periodo di Friburgo – Husserl viene chiamato a Friburgo per ricoprire il ruolo del neokantiano Rickert. Tra il 1924 e il 1925 anche Carnap frequenta le lezioni di Husserl. Nel 1928, la sua cattedra passa all’allievo Martin Heidegger.
1928-1938 –
Nel 1933, con le leggi razziali, in quanto ebreo, fu sollevato dall’insegnamento. Muore nel ’38.
Maestri e influenze: Weierstrass, Kronecker, Stumpf, Brentano, Bolzano, Cartesio, Leibniz.
Allievi importanti: M. Heidegger, R. Carnap, M. Schele, E. Stein, E. Fink.

Biografia Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831
Hegel

1770 -1801 –
PERIODO GIOVANILE – Hegel nasce in una famiglia della medio-alta borghesia prussiana. Dal 1773 al 1777 frequenta le elementari, per poi studiare al Realgymnasium di Stoccarda. Studia anche privatamente materie scientifiche. Negli anni successivi si interesserà molto di teologia e approfondirà la conoscenza di autori a lui contemporanei come Goethe, Lessing e Schiller. Nel 1788 si iscrive al prestigioso istituto Stift dell’Università di Tubinga, di cui non apprezza i docenti. Condivide il suo alloggio all’Università con Schelling, pochi anni più giovane di lui. Sempre lì conoscerà anche Hölderlin. Tutti e tre nutrono un profondo entusiasmo per la Rivoluzione Francese, di cui per più anni festeggeranno l’anniversario. Sempre in questi anni approfondisce la conoscenza del pensiero kantiano, da cui poi si allontanerà. Nel 1793 conclude gli studi universitari (tra l’altro con un pessimo ed ingeneroso giudizio in filosofia: “Philosophiae multam opera impendit”, “Si è dedicato molto poco alla filosofia) e intraprende la professione di precettore privato (Hofmeister), trasferendosi a Berna. Nel 1795 pubblica La vita di Gesù e nel 1796 La positività della religione cristiana. Si trasferisce a Francoforte con Hölderlin. Nel 1799 muore il padre. 
1801 – 1818 – PERIODO DI JENA, NORIMBERGA E HEIDELBERG Hegel si trasferisce a Jena presso Schelling. Continua, con scarso successo, a fare il precettore privato. Nel 1805, dietro raccomandazione di Goethe, Hegel riesce ad ottenere una cattedra straordinaria Esce a Bamberga, dove intanto, diventato padre, si trasferisce in cerca di maggiori fortune, nel 1807, Die Phänomenalogie des Geistes. Inizia qui la separazione da Schelling, il quale critica la Fenomenologia. Nel 1808 si trasferisce a Norimberga, dove finalmente si sistema. Sono di questi anni (1808-18016) i due volumi dellaScienza della Logica. Gli viene affidata una cattedra ad Heidelberg, centro universitario in ascesa, animato da Brentano.
1818 -1831 – 
PERIODO DI BERLINO  Viene chiamato ad insegnare a Berlino. Nel suo discorso di insediamento (22 ottobre 1818), attribuisce alla Prussia il ruolo di guida della nazioni germaniche. In questi anni entrerà in polemica con von Savigny e Schleiermacher. Nel 1820 pubblica la Filosofia del Diritto. Disconosce il primogenito Ludwig, che lo aveva derubato. Questi morirà poi a Giakarta sotto le bandiere napoleoniche. Dopo pochi mesi dalla morte del primogenito, nel 1831 Hegel muore di colera. La sua cattedra sarà ereditata da Schelling, con cui, nel frattempo, il filosofo aveva ridotto notevolmente i rapporti.

Biografia Gödel

Kurt Gödel
Brno, 28 aprile 1906 – Princeton, 14 gennaio 1978



1906-1929 -  Gödel nasce in Moravia, da una famiglia benestante: il padre era dirigente e comproprietario di un’industria tessile. Sin dalla giovane età si manifestano le peculiarità della sua persona: un intelletto incredibilmente brillante, una personalità introversa e tendente all’ipocondria, un attenzione maniacale all’alimentazione ed al metabolismo, caratteristiche che non lo abbandoneranno sino alla morte. Nel 1918, con l’accaduta dell’Impero Austro-Ungarico diviene cittadino cecoslovacco a seguito della Grande Guerra. Nel 1924 si iscrive all’Università di Vienna, dove incomincia i suoi studi di fisica, per poi rivolgersi alla filosofia ed alla logica matematica, L’ambiente di Vienna è molto stimolante: Gödel viene in contatto con il Circolo e fa la conoscenza di M. Schlick e di R. Carnap. Si interessa in modo particolare dei problemi logici della consistenza e della coerenza, stimolato anche da una conferenza internazionale tenuta da Hilbert a Bologna nel 1928. L’interesse verso i fondamenti della matematica e della logica matematica lo conducono al suo risultato più noto, il Primo Teorema di Incompletezza, che ha un impatto devastante su tutti i programmi fondazionali della matematica in auge allora. Questo risultato è così straordinario che a Gödel è ordinariamente riconosciuto il titolo di uno dei massimi logici di tutti i tempi, insieme ad Aristotele e Frege. Nel 1929 diventa cittadino austriaco e consegue il dottorato sotto la supervisione di H.Hahn con una tesi nella quale dimostra la completezza del calcolo dei predicati, ottenendo così un altro risultato di primissimo rilievo.
1933-1958Su invito di Carnap, si trasferisce a Princeton dove ha modo di diffondere i suoi risultati presso l’Istituto per gli Studi Avanzati. Nel frattempo la situazione politica in Europa precipita con l’avvento del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Gödel viene sconvolto dall’uccisione di Schlick ad opera di uno studente nazista, e questo trauma acuirà gli aspetti patologici della sua personalità. Dopo un breve ritorno a Vienna, per timore di essere chiamato alle armi, si trasferisce definitivamente a Princeton dove intraprende la carriera accademica. In questi anni instaurerà un rapporto di profonda amicizia con Einstein, che frequenta quotidianamente. Il suo ultimo articolo risale al 1958. La sua produzione non è stata vasta, ma non vi è un’unica pubblicazione di Gödel che non abbia profondamente scosso o rinnovato la logica matematica.
1958-1978Nel ’73 diventa professore emerito. Le sue condizioni di salute si aggravano ulteriormente, e la sua morte si deve all’inedia, considerato l’acuirsi delle già preoccupante paranoia legata alla dieta ed agli avvelenamenti.

Biografia Russell

Bertrand Arthur William Russell
(Trellech, 18 maggio 1872 – Penrhyndeudraeth, 2 febbraio 1970)
Bertrand Russell

1872-
Russell nasce in una prestigiosa famiglia inglese. Il nonno, John Russell, aveva ricoperto la carica di primo ministro sotto il regno della regina Vittoria. Bertrand rimase orfano in giovane età e per questo motivo fu allevato dai nonni.
1872 -1890 – 
Viene educato secondo una rigida educazione puritana, che  genera nel giovane Russell  un senso di costrizione tale da quasi indurlo al suicidio. Come egli stesso dirà, solo lo studio della matematica, e dai quindici anni in poi della filosofia, rappresentavano per lui parentesi  piacevoli.
1890 -1897 – Studia logica, filosofia e matematica. Il suo pensiero sembra simpatizzare, in una prima fase, verso l’idealismo hegeliano, dal quale si discosterà nettamente sotto l’influenza di Moore. Questo periodo si conclude con la pubblicazione del Saggio sui fondamenti della filosofia, uno scritto dedicato al rapporto tra la filosofia della geometria kantiana e le geometrie non-euclidee. 
1897 -1908 – Russell si sposa con Alys Pearsall Smith, da cui si separerà nel 1911, Negli anni successivi si sposerà altre due volte. Questo periodo è di grande importanza per la vita accademica di Russell. Nel 1901 scrive al logico-matematico tedesco Frege, all’epoca quasi sconosciuto, comunicandogli di aver trovato nel suo lavoro sui fondamenti logici della matematica un’antinomia, che sarà poi nota con il nome di Paradosso di Russell. Frege continuerà invano tutta la vita a risolvere questo paradosso, che era già stato trovato da Zermelo, allievo di Hilbert. Nel 1903 viene pubblicato il primo dei tre volumi dei Principia Mathematica, grandiosa opera sui fondamenti della matematica scritta insieme a Whitehead. In essa introduce la teoria dei tipi logici, sorta proprio dalle riflessioni e dalle difficoltà nate con la rivelazione dell’antinomia. L’intento dell’opera è di impianto logicista è la riduzione delle verità matematiche a verità logiche o deducibili dagli assiomi della logica. Nel 1905 esce On Denoting, un importante scritto nel quale il filosofo britannico espone la sua teoria descrittivista per i nomi propri. Nel 1908 diviene assistente al Trinity College di Cambridge.
1908 – 1918 – Nel 1912 viene pubblicato I Problemi della Filosofia. Nel 1913 escono i successivi due volumi dei Principia. Nel 1916 si assiste alla rottura con il Trinity College e conseguentemente allontanamento per la pubblicazione dell’opera Principi di Riforma sociale, un testo in cui Russell espone le proprie convinzioni pacifiste. Questi sono inoltre gli anni in cui conosce Wittgenstein. Nel 1918 è condannato a scontare sei mesi di carcere per un altro scritto di stampo pacifista. Durante i mesi di detenzione inizia a scrivere l’ Introduzione ai fondamenti della matematica. Questo periodo è praticamente l’ultimo dell’attività di Russell dedicato alla ricerca filosofica. Il resto dell’attività di Russell fu rivolto all’attivismo pacifista e anti-nucleare, alla pedagogia ed alla divulgazione scientifica.
1948 –Russell si salva a nuoto da un incidente aereo.
1950 – Viene insignito del Nobel per la letteratura.
1970 – Muore di influenza
Maestri e influenze: Frege, Moore.
Allievi diretti: Wittgenstein.

Biografia Frege

Friedrich Ludwig Gottlob Frege
Wismar, 8 novembre 1848 – Bad Kleinen, 26 luglio 1925
Gottlob Frege

1848 -1971 – Studia e si addottora in matematica presso l’Università di Jena e a Gottinga. Segue anche lezioni di filosofia con Lotze.
1879 –Viene pubblicata la Begriffsschrift, una delle opere capitali del pensiero logico e filosofico. Lo scopo di quest’opera, che inaugura la corrente logicista nella ricerca sui fondamenti della matematica, è mostrare come le verità aritmetiche siano riducibili o derivabili da quelle logiche. In questo senso, a differenza di Kant che giudicava sintetiche le proposizioni aritmetiche, per Frege esse sono verità analitiche (con Kant, almeno inizialmente, converrà sulla natura sintetica dei giudizi di geometria). L’importanza dell’opera non sta tanto nel fine che essa si prometteva di raggiungere, quanto nei risultati ottenuti in itinere. Primo tra tutti il superamento della concezione della forma logica delle proposizioni secondo il paradigma aristotelico di soggetto-copula-predicato, ai quali il matematico tedesco preferisce di la forma logica funzione-valore. Questo è il primo genuino superamento della logica aristotelica, che sino a Kant si reputava conclusa. Le novità rilevanti in quest’opera non riguardano solo e soltanto il superamento del paradigma aristotelico, ma soprattutto evidenziano un nuovo e rigoroso metodo di analisi del linguaggio, nettamente anti-psicologista. A ragione dunque Frege viene considerato il padre della filosofia analitica e della logica matematica, in quanto il suo metodo e le sue riflessioni hanno costituito un materiale fondamentale per lo sviluppo di tematiche filosofiche riguardanti la matematica, il linguaggio e la logica, condotte da generazioni successive di pensatori tra cui spiccano Russell, Wittgenstein, Gödel, e Dummett, insieme a molti altri. Tuttavia, all’epoca, l’opera non fu debitamente compresa ed apprezzata e questo misconoscimento durò quasi universalmente per tutta la vita del matematico.
1884 –Frege pubblica a sue spese Die Grundlagen der Arithmetik: eine logisch-mathematische Untersuchung über den Begriff der Zahl. Quest’opera rappresenta la continuazione della derivazione delle verità aritmetiche da quelle logiche. Come laBegriffsschrift, tale opera nasce dall’esigenza del matematico di chiarire la contraddittoria situazione concettuale in cui la matematica vessava durante quell’epoca. In particolare, non si disponeva neppure di una accettabile e rigorosa della nozione di numero.
1891-1892 – Frege pubblica a sue spese Die Grundlagen der Arithmetik: eine logisch-mathematische Untersuchung über den Begriff der Zahl. Quest’opera rappresenta la continuazione della derivazione delle verità aritmetiche da quelle logiche. Come laBegriffsschrift, tale opera nasce dall’esigenza del matematico di chiarire la contraddittoria situazione concettuale in cui la matematica vessava durante quell’epoca. In particolare, non si disponeva neppure di una accettabile e rigorosa della nozione di numero.
1901–1925 - Frege riceve la lettera di Bertrand Russell in cui si espone la famosa antinomia. Frege risponderà a Russell con grande onestà intellettuale, riconoscendo l’erroneità della propria impostazione. Sebbene il matematico tedesco sembra fiducioso di risolvere il paradosso senza troppa difficoltà, non vi riesce mai. Il logicismo, del resto, era comunque destinato ad infrangersi definitivamente nella sua variante classica agli inizi degli anni Trenta per opera di Kurt Gödel e del suo primo teorema di incompletezza. Nel 1918 esce Der Gedanke - Eine logische Untersuchung, ultima opera capitale di Frege. Nel 1925  muore.

Biografia Wittgenstein

Ludwig Wittgenstein  
(Vienna, 26 aprile 1889 – Cambridge, 29 aprile 1951)
Ludwig Wittgenstein

1889 – 
Nasce a Vienna da una famiglia molto facoltosa. Il padre Karl era un magnate dell’acciaio. La sua famiglia ha origini ebraiche, sebbene Ludwig ed i suoi quattro fratelli e tre sorelle abbiano ricevuto un’educazione cattolica.
1889-1910 – Studia da privato sino al quattordicesimo anno d’età, per poi frequentare una scuola di indirizzo tecnico a Linz.
1889-1914 –I suoi interessi si rivolgono sempre di più alla logica ed ai fondamenti della matematica. Si trasferisce al Trinity College  a Cambridge dove conosce Bertrand Russell. Iniziano a scambiarsi idee ed a collaborare. 
1914-1919 – PRIMO PERIODO - Si arruola come soldato semplice nelle fila dell’esercito austriaco. Si distingue in combattimento e viene promosso a ufficiale di artiglieria. Serve nell’esercito fino a che non viene catturato e fatto prigioniero a Cassino. Sono questi gli anni in cui Wittgenstein scrive il Tractatus Logico-Philosophicus. Ritorna in patria nel 1919. Vicino ad una mentalità pauperista,  dà in beneficienza gran parte  della propria eredità, mantenendo lo stretto indispensabile per vivere decorosamente.
1921 –  Il Tractatus, anche se con grande difficoltà, viene pubblicato, con una prefazione di Russell. Wittgenstein diventa uno dei punti di riferimento più importanti per il Circolo di Vienna, in particolare per le riflessioni presenti nel Tractatus a riguardo della demarcazione tra linguaggio sensato e metafisica, tema centrale nella riflessione neo-empirista.  Wittgenstein sarà membro onorario del Circolo, ma mai un assiduo frequentatore.
1921-1929 - ABBANDONO DELLA FILOSOFIA - Reputando la maggior parte dei problemi della filosofia risolti o sciolti, egli abbandona la filosofia, come pure la promettente carriera accademica. In questi anni svolge diverse mansioni: giardiniere, insegnante elementare, seguirà i lavori per la costruzione della casa di una delle sorelle. Sempre in questo periodo, spesso si isolerà in Norvegia, Irlanda e Russia. In quest’ultimo stato, il filosofo aveva seriamente pensato di trasferirsi.  Il ritorno alla filosofia avviene per alcuni profondi ripensamenti  sulle tesi del Tractatus come pure per aver assistito ad una conferenza del matematico intuizionista Brouwer nel 1928.
1929-1951 – RITORNO ALLA FILOSOFIA – SECONDO WITTGENSTEIN- Wittgenstein, a fasi alterne, si dedica alla filosofia, ritornando sugli argomenti del Tractatus. Da queste riflessioni inizia quello che tradizionalmente si chiama secondo periodo di Wittgenstein, periodo coronato dalla pubblicazione delleRicerche Filosofiche. A questo periodo si legano importantissime tesi che lo hanno reso famoso, come l’analogia tra linguaggio e gioco, la teoria del significato come uso e le riflessioni sulle regole e le loro applicazioni.
1951 – Wittgenstein muore a Cambridge, di cancro allo stomaco, poco dopo essere tornato da uno dei suoi soliti periodi di isolamento in Norvegia. Si dice che le sue ultime parole siano state “Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa”.

Maestri e influenze: Agostino, Frege, Russell, Tolstoj, Sraffa. L'atteggiamento di Wittgenstein verso gli                                  altri pensatori   denotò una certa indipendenza dello stesso. Egli soleva ripetere che era sua  abitudine non leggere le opere di altri filosofi al fine di non riceverne alcuna   influenza.
Allievi diretti: Von Wright, Turing, Ascombe, Geach, Waissmann, Malcolm, Rhees.