Martin Heidegger
Meßkirch, 26 settembre 1889 – Friburgo in Brisgovia, 26 maggio 1976
| 1889-1923 – | Inizia a studiare dai Gesuiti. In questi anni si avvicina via via al protestantesimo. Diventa allievo di Rickert, consegue un dottorato a Friburgo, con un lavoro su Duns Scoto. Diventa così libero docente. Nel 1916 diviene allievo di Husserl. |
| 1923-1928 – |
Diventa professore a Marburgo. Inizia il distacco dal maestro Husserl e dalla fenomenologia. Nel 1927 viene pubblicatoEssere e Tempo. Nel 1928 prende la cattedra di Husserl.
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| 1928-1944 – |
Nel 1933 viene nominato rettore dell’Università di Friburgo. Esordisce in quest’incarico con il famoso discorso Autoaffermazione dell’università tedesca, e sempre nello stesso anno pronuncia l’Appello agli studenti tedeschi, in cui invita gli studenti a seguire i dettami di Hitler. Questi discorsi, insieme alla sua adesione al PNS, costituiscono il suo coinvolgimento con il nazismo. Dopo appena un anno, tuttavia, abbandonerà l’incarico di rettore e si distaccherà idealmente dal regime, seppur con molta ambiguità. Nel 1935 esce l’Introduzione alla metafisica e nel 1942 La dottrina platonica della verità. Sempre in questi anni tiene diverse conferenze, di cui una, nel 1936 a Roma sulla poesia di Hölderlin. In questi anni, nel 1938, vi è il completo distacco da Husserl: Heidegger infatti non parteciperà nemmeno ai funerali del maestro, come pure toglierà la dedica in Essere e Tempo.
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| 1944 -1976 – | Gli viene revocato l’incarico all’università per volontà delle truppe che occupavano la Germania, in virtù del coinvolgimento con il nazismo. Nel 1958 ricomincia a frequentare da privato alcuni corsi universitari. |
Maestri e influenze: Husserl, Friedrich Nietzsche, Hölderlin, Kierkegaard, Schelling.
Allievi importanti: Löwith, Levinas, Gadamer, Habermas. Arendt, Jonas.
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