Le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo blog nascono dalla mia esperienza personale e dai miei studi. In particolare, i nuovi ordinamenti universitari permettono di conseguire il titolo di laurea magistrale in Filosofia anche non sostenendo un elenco di esami esaustivi riguardanti la storia di questa disciplina, che, per quanto vasta, va conosciuta, se pur sommariamente, nella sua completezza.
L'approccio che il blog Organon vuole presentare verso la Filosofia vuole essere multidiscliplinare e multimediale. I suoi contenuti infatti non sono solo testuali, ma ho scelto di creare un canale Youtube connesso al blog nel quale verranno caricati video riguardanti le branche principali della Filosofia, con una particolare attenzione nei riguardi della logica, della filosofia del linguaggio, della filosofia della matematica, della filosofia della scienza, della filosofia teoretica, della filosofia morale, della filosofia della mente, della filosofia della conoscenza.


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mercoledì 13 novembre 2013

Biografia Wittgenstein

Ludwig Wittgenstein  
(Vienna, 26 aprile 1889 – Cambridge, 29 aprile 1951)
Ludwig Wittgenstein

1889 – 
Nasce a Vienna da una famiglia molto facoltosa. Il padre Karl era un magnate dell’acciaio. La sua famiglia ha origini ebraiche, sebbene Ludwig ed i suoi quattro fratelli e tre sorelle abbiano ricevuto un’educazione cattolica.
1889-1910 – Studia da privato sino al quattordicesimo anno d’età, per poi frequentare una scuola di indirizzo tecnico a Linz.
1889-1914 –I suoi interessi si rivolgono sempre di più alla logica ed ai fondamenti della matematica. Si trasferisce al Trinity College  a Cambridge dove conosce Bertrand Russell. Iniziano a scambiarsi idee ed a collaborare. 
1914-1919 – PRIMO PERIODO - Si arruola come soldato semplice nelle fila dell’esercito austriaco. Si distingue in combattimento e viene promosso a ufficiale di artiglieria. Serve nell’esercito fino a che non viene catturato e fatto prigioniero a Cassino. Sono questi gli anni in cui Wittgenstein scrive il Tractatus Logico-Philosophicus. Ritorna in patria nel 1919. Vicino ad una mentalità pauperista,  dà in beneficienza gran parte  della propria eredità, mantenendo lo stretto indispensabile per vivere decorosamente.
1921 –  Il Tractatus, anche se con grande difficoltà, viene pubblicato, con una prefazione di Russell. Wittgenstein diventa uno dei punti di riferimento più importanti per il Circolo di Vienna, in particolare per le riflessioni presenti nel Tractatus a riguardo della demarcazione tra linguaggio sensato e metafisica, tema centrale nella riflessione neo-empirista.  Wittgenstein sarà membro onorario del Circolo, ma mai un assiduo frequentatore.
1921-1929 - ABBANDONO DELLA FILOSOFIA - Reputando la maggior parte dei problemi della filosofia risolti o sciolti, egli abbandona la filosofia, come pure la promettente carriera accademica. In questi anni svolge diverse mansioni: giardiniere, insegnante elementare, seguirà i lavori per la costruzione della casa di una delle sorelle. Sempre in questo periodo, spesso si isolerà in Norvegia, Irlanda e Russia. In quest’ultimo stato, il filosofo aveva seriamente pensato di trasferirsi.  Il ritorno alla filosofia avviene per alcuni profondi ripensamenti  sulle tesi del Tractatus come pure per aver assistito ad una conferenza del matematico intuizionista Brouwer nel 1928.
1929-1951 – RITORNO ALLA FILOSOFIA – SECONDO WITTGENSTEIN- Wittgenstein, a fasi alterne, si dedica alla filosofia, ritornando sugli argomenti del Tractatus. Da queste riflessioni inizia quello che tradizionalmente si chiama secondo periodo di Wittgenstein, periodo coronato dalla pubblicazione delleRicerche Filosofiche. A questo periodo si legano importantissime tesi che lo hanno reso famoso, come l’analogia tra linguaggio e gioco, la teoria del significato come uso e le riflessioni sulle regole e le loro applicazioni.
1951 – Wittgenstein muore a Cambridge, di cancro allo stomaco, poco dopo essere tornato da uno dei suoi soliti periodi di isolamento in Norvegia. Si dice che le sue ultime parole siano state “Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa”.

Maestri e influenze: Agostino, Frege, Russell, Tolstoj, Sraffa. L'atteggiamento di Wittgenstein verso gli                                  altri pensatori   denotò una certa indipendenza dello stesso. Egli soleva ripetere che era sua  abitudine non leggere le opere di altri filosofi al fine di non riceverne alcuna   influenza.
Allievi diretti: Von Wright, Turing, Ascombe, Geach, Waissmann, Malcolm, Rhees. 

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