Immanuel Kant
(Königsberg, 22 aprile 1724 – 12 febbraio 1804)
| 1724-1760 – | PRIMO PERIODO O PERIODO PRE-CRITICO – Nasce in Prussia in una famiglia modesta, di origine scozzese Il padre era un sellaio. Viene educato secondo lo spirito pietista nel Collegium Fridericianum. Finito il collegio, frequenta l’Università di Königsberg dove studia, sotto la guida di Martin Knutzen matematica, fisica e filosofia. Conclusi gli studi universitari, lavora per alcuni anni come precettore privato. Nel 1955 ottiene la libera docenza, tenendo per quindi anni corsi su varie discipline scientifiche e filosofiche. In questo periodo in Kant prevalgono interessi di tipo fisico. |
| 1760-1781 – | SECONDO PERIODO O PERIODO CRITICO – Nel 1966 diviene sottobibliotecario all’Accademia Reale. In questo periodo dà origine e sviluppa la filosofia critica. Opere importanti di questo periodo, che segnano anche il definitivo distacco dalla tradizione della metafisica dogmatica tedesca di Wolff e Crusius, sono I Sogni di un visionario spiegati con i sogni della metafisica (1765) e il breve saggio Sul primo fondamento della distinzione delle regioni dello spazio (1768). Il 1969 è un importante anno di svolta. Come lo stesso filosofo dichiarerà : L’anno ’69 mi ha portato una gran luce”. Nel 1770 con la dissertazione De Mundi Sensibilis atque Intelligibilis Forma et Principiis ottiene la nomina di professore ordinario di logica e metafisica presso l’Università di Königsberg.. Nel 1981 pubblica la prima edizione dellaKritik der Reinen Vernunft. |
| 1781-1804 – |
TERZO PERIODO O PERIODO TRASCENDENTALE – In questi anni, Kant giunge alla completa maturazione del suo sistema. Dopo la prima Critica, escono nell’ordine: iProlegomeni ad ogni futura metafisica che si presenterà come scienza (1783), Risposta alla domanda: cos’è Illuminismo? e Idee per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico (1784), Fondazione della metafisica dei costumi (1785), Principi metafisici della scienza della natura, la seconda edizione della Kritik der Reinen Vernunft(rimaneggiata ed ampliata, 1787), e nel 1788 la Kritik der pratischen Vernunft. Nel 1790 Kant chiude il trittico critico con la Kritik der Urteilskraft, opera che porta il suo sistema alla fase definitiva. Negli anni immediatamente successivi escono diversi scritti più o meno brevi, riguardanti la religione, la morale, l’antropologia, la filosofia della storia, la politica ed il diritto. Tra i più significativi: la Religione entro i limiti della sola ragione (1793), Per la pace perpetua (1795), laMetafisica dei costumi (1797), l’Antropologia dal punto di vista pragmatico (1798). E’ di questo periodo anche l’unico evento nella vita di Kant non strettamente legato all’indagine filosofica ed all’insegnamento. Lo scritto sulla religione del 1784 fece scoppiare un contrasto tra Kant ed il governo prussiano, che censurò l’opera. Il contrasto che si risolse con l’avvento al trono di Federico Guglielmo III nel 1797, grazie al quale la libertà di stampa fu ripristinata. Negli ultimi anni fu colpito da una forma di demenza senile, che, poco a poco, lo privò di tutte le sue facoltà sino alla morte, nel 1804. Morirà mormorando “Es ist Gut”.
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Maestri e influenze: Platone, la metafisica tedesca, Leibniz, Hume. Kant ebbe la straordinaria capacità di reinterpretare interi sistemi di pensiero, sia antichi che a lui contemporanei, secondo le proprie categorie concettuali. E’ pertanto difficile, particolarmente per Kant e per la grandezza della sua opera, stilare un elenco completo e preciso. Ho quindi scelto di inserire in questa lista grandi punti di riferimento, anche critici, della sua opera e che lui stesso nomina in diversi luoghi.
Allievi o seguaci importanti: Herder, Fichte. È necessario precisare che in realtà, tutta la filosofia dell’Ottocento sino a quella contemporanea è profondamente debitrice nei confronti dell’opera di Kant, nella totalità delle branche filosofiche. Ad oggi è infatti il filosofo su cui si scrivono per anno il maggior numero di articoli, saggi e monografie.
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